“Le novità di queste ore non devono far dimenticare l’importanza di una mobilitazione del Collettivo di Fabbrica e del territorio, che devono proseguire con grande attenzione e continuità”
Lorenzo Ballerini, Campi a Sinistra (Campi Bisenzio)
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune)
Quella di ieri è stata una giornata importante per la mobilitazione intorno alla vertenza GKN, grazie anche alla presenza del Collettivo di Fabbrica a Roma.
È stata presentata la proposta di legge contro le delocalizzazioni, grazie al contributo diretto della classe lavoratrice e a quello di un gruppo di giuslavoristi democratici, sulla base di quanto emerso e discusso nell’assemblea convocata dagli stessi lavoratori.
Una proposta che ha un obiettivo chiaro e definito: superare le ambiguità delle bozze elaborate fino a oggi, salvaguardare l’impianto a Campi Bisenzio della GKN e le diverse realtà produttive a rischio delocalizzazione, dando alle istituzioni la possibilità di effettuare delle scelte concrete.
Ancora una volta viene chiesto alla politica di scegliere da che parte stare, se da quelle delle lavoratrici e dei lavoratori, o di chi pensa sia legittimo delocalizzare per garantirsi maggiori profitti sul mercato finanziario, sacrificando la vita di centinaia di famiglie con una decisione comunicata in pochi secondi.
Il Governo è ambiguo su questo punto, in una sorta di difesa della libertà di impresa, senza vincoli che pure la Costituzione italiana già prevede. Per questo cogliamo positivamente la notizia di una crepa sul fronte Melrose, disponibile a ritornare sull’ipotesi di licenziamento, ma senza ingenue speranze. Non ci sono impegni concreti per il futuro ed è necessario che la mobilitazione prosegua, con maggiore forza e determinazione, a partire dalle piazze dell’11 ottobre, con lo sciopero convocato da un fronte unito del sindacalismo di base, per proseguire con le altre assemblee e manifestazioni già ipotizzate.
Il territorio deve difendere il lavoro, difendendo se stesso. Ne siamo convinti e pensiamo che ci voglia uno sforzo ulteriore di tutta la politica.