“Il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico era l’unico obbligo formale a cui era sottoposta l’azienda, la politica si è vantata di alberi mai arrivati”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Giorgio Ridolfi, Francesco Torrigiani – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Era il 2019, quando furono concessi degli spazi alle Cascine a Gucci, che sulla stampa annunciò di voler donare un albero per ogni partecipante all’evento. Un’operazione che ci sembrava avere il sapore di greenwashing, a cui però non seguì l’effettiva donazione.
In seguito Gucci, sempre stando alla stampa, aveva manifestato la disponibilità di donare un albero per ogni suo dipendente.
Generosità da entrambe le parti. Da una parte la concessione delle Cascine per un evento privato, dall’altro la donazione degli alberi.
Ma che fine hanno fatto questi alberi? Finalmente, dopo oltre cinque mesi, l’Assessore ci ha risposto. Non ci sono.
Si sono svolti diversi incontri tra Gucci e la Direzione Ambiente, ci ha detto lunedì in aula: l’iter di sponsorizzazione è stato avviato, inviando una bozza di accordo possibile all’azienda nel 2021, l’ultima interlocuzione è del luglio 2022. Tutto è sospeso per approfondimento sul regime IVA rispetto al contratto di sponsorizzazione. Nella risposta di ieri è stato dichiarato l’interesse dell’Amministrazione a velocizzare un accordo, per incrementare il patrimonio arboreo cittadino.
Quindi non è proprio una donazione. Per le Cascine Gucci ha pagato il suolo pubblico e fine. Mentre l’azienda è interessata a investire in una sponsorizzazione, attraverso l’acquisto di alberi da cedere al Comune di Firenze.
Una vicenda diversa da quella di cui la politica locale si è fatta vanto. Che era bene fosse ricostruita nei dettagli per la cittadinanza.