“Sorvolare il centro storico è escluso, mentre ulteriori strumenti di controllo per chi scende in piazza a manifestare piacciono molto anche a chi governa, pensandosi progressista”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Massimo Lensi – Associazione Progetto Firenze
Ci è capitato di chiedere spiegazioni, a questa Giunta, su quel che accade sopra i cieli di questa città. Ogni domanda inerente ad aerei, mongolfiere ed esperienze turistiche “volanti” riceveva la stessa risposta: non è di competenza del Comune sapere cosa avviene sopra le nostre teste.
Non vale per i droni evidentemente: al Sindaco piace guardare, ci ha reso una delle città più videosorvegliate del mondo, richiamando un modello di “Grande Fratello Buono” che strizza l’occhio ai modelli cinesi (così innovativi che sono tra i più invasivi in campo).
Già ad aprile 2020 chiedevamo conto di questa passione del centrosinistra per le tecnologie repressive. Stamani leggiamo sulla stampa elementi inquietanti e di cui chiederemo spiegazioni.
Intanto chiederemo di vedere la “valutazione di costi, meccanismi di legge e possibili utilizzi” che già esisterebbe, di cui scrive Repubblica: nei dettagli. Poi cercheremo di capire come si possa ignorare cosa accade nei cieli, fatto salvo immaginare di far girare i droni come fossimo in un film d’azione a stelle strisce.
Infine ci faremo confermare che l’uso di queste tecnologie riguarda le “periferie” e la volontà di identificare al meglio possibile chi osa esercitare il diritto di manifestare, dopo aver diffuso per tutta la città telecamere con possibilità di riconoscimento facciale e in grado di tracciare i movimenti di chiunque si voglia tenere sotto controllo.
Persone in condizioni di marginalità e povertà, così come chi lotta per un mondo migliore, merita di essere sorvegliato e punito. La città ben integrata e “civile” invece non sarà disturbata dal ronzio dei droni?