Avendo lavorato per una rivista di macchinisti e macchiniste delle ferrovie esco dal politicamente corretto probabilmente.
Il Senatore Renzi si interroga da utente.
Il Sindaco di Firenze dichiara il proprio dolore sperando che venga fatta presto chiarezza.
I lavoratori e le lavoratrici andrebbero ascoltati quando sono in vita, invece di piangerli quando sono morti.
La politica da anni si sente dire che la sicurezza della rete ferroviaria è peggiorata dai tempi della “privatizzazione” (che poi è privatizzazione fino a un certo punto ma sufficiente per implicare danni). Inoltre ancora non è stata sanata l’ingiusta vicenda del pensionamento di questa categoria, colpita in modo pesante dalla “riforma Fornero” (ma come si fa a chiamare riforma una legge che condanna le persone ad andare in pensione a ridosso di quella che è ritenuta la vita media di questa categoria?).
A prescindere dal singolo episodio, precipitarsi a fare qualche dichiarazione formale non può andare bene.
La politica dovrebbe essere altra cosa.
Con più senso della realtà e del pudore. Soprattutto di fronte al dolore.
E questo senza ancora conoscere i dettagli, le cause e le responsabilità può comunque essere già detto. Perché poteva essere detto ieri. Ma troppa politica non lo dirà neanche domani.