“Aumento delle tariffe di quasi il 50% per la prima attivazione dell’illuminazione votiva nei cimiteri comunali. In tempi di crisi sociale ed economica era davvero essenziale procedere in questo modo?”
Tommaso Grassi – Firenze Città Aperta
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
In tempi di carobollette arriva la decisione della Giunta di aumentare le tariffe per l’illuminazione votiva nei cimiteri comunali. Ma il costo dell’energia elettrica salito nel 2021 non c’entra. Nella delibera si legge che si tratta di un allineamento che tiene conto delle revisione dei prezzi che non veniva fatta dal 2017. Quindi ecco che si passa da 18,30 € per il primo allacciamento a 27,33 €. Più del 49% in un colpo solo.
La cosa riguarda Rifredi, Pino, Settignano, Galluzzo, S. Miniato al Monte, Peretola, Brozzi, S. Felice a Ema, Sollicciano, Mantignano, Ugnano, Monteripaldi, S. Bartolo a Cintoia, Careggi e S. Silvestro: non Trespiano, dove i prezzi erano già “in linea”, complice il project financing legato al nuovo tempio crematorio (che ha portato in tribunale Palazzo Vecchio per via di quello storico della Socrem, che dovrebbe essere demolito).
Dicembre 2021 era davvero il momento in cui rendere più impegnativi gli oneri delle famiglie delle persone defunte?
Per rispetto del tema evitiamo umorismo “nero” e ci limitiamo a ritenere sbagliata la decisione secca e unilaterale.
Curioso che il Sindaco non ne abbia voluto fare un annuncio pubblico di questa “notizia”.
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