“Dopo anni di sospensione e una serie di errori, la maggioranza ha chiesto di prendere atto di una situazione ritenuta pacifica, senza entrare nel merito di un abuso edilizio”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Purtroppo è difficile dialogare in politica. Fratelli d’Italia pensa che sia stato addirittura esagerato prendersi del tempo per discutere una delibera, tra i pochi atti di cui il Consiglio comunale ha ancora competenza.
La maggioranza si limita a rivendicare di essere paladina della legalità. Una cosa che abbiamo sempre pensato essere di destra, ma che per il Partito Democratico è ragione di vanto, tanto da riuscire a ribaltare il senso stesso dei nostri interventi.
Comunque si conclude la cessione di un terreno su cui una chiesa ha edificato per sbaglio, dopo diversi decenni e un passaggio in Consiglio comunale segnato da un ulteriore errore.
Abbiamo tentato di approfondire con la documentazione e provato a capire se la fretta di queste settimane sia legata a eventuali ricorsi.
Si è negato persino che un condono fosse legato a qualcosa di non legale. Ci chiediamo cosa si chieda un condono a fare, se tutto è regolare.
Sarebbe bastato mettere nero su bianco la lunga serie di errori che ci sembra trasparire dalle carte, chiedendo anche scusa (politicamente) per aver portato avanti per decenni questa situazione.
Rispondere a tutte le richieste di documentazione e poi arrivare anche velocemente a un voto.
Invece per la maggioranza tutto diventa questione personale, ma è un piano su cui non scendiamo. O ci si fida o non ci si fida, sembrano volerci dire. Ma a noi non è stato chiesto di fidarci, ricevendo il mandato, è stato chiesto di esercitare le nostre funzioni in Consiglio e continuare a fare politica.