L’articolo collegato uscito su la Repubblica Firenze qui.
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Questo l’intervento di Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
“Stiamo vivendo uno scenario inedito e comprendiamo la difficoltà di prendere decisioni difficili in tempi rapidi. Crediamo però sia necessario smettere di considerare polemica ogni domanda e liquidare ogni dissenso con sufficienza. Chi governa, specialmente se ritiene di condurre una “guerra”, deve farlo con responsabilità e consapevolezza.
Lo stato di emergenza sul lungo periodo non può durare. Il Consiglio comunale deve trovare il modo di riprendere le sue funzioni e chi è stato eletto con funzioni di controllo deve poter esercitare i suoi compiti. Ovviamente nel rispetto della salute di chi lavora, con il lavoro agile e tutti i sistemi informatici possibili, limitando quanto non è strettamente necessario in questa fase. E questo perché è un preciso dovere delle elette e degli eletti, come ci ha ricordato il Presidente della Camera.
Una verosimile conferma di questa nostra posizione è arrivata nel corso delle ultime 48 ore. Il Comune di Firenze, immaginiamo su indicazione della Giunta, giovedì 19 marzo, sceglie di entrare in possesso di 1.600 mascherine FFP3, sequestrate in città dalla Guardia di Finanza per violazioni connesse. Il Comune procede alla confisca ma si impegna a distribuirle tra le Forze dell’Ordine e la Procura della Repubblica.
Forse un “colpo di mano” adatto a qualche pellicola cinematografica hollywoodiana. Infatti, venerdì 20 marzo, ecco che l’atto viene “annullato d’ufficio”, perché “forse” la competenza su questo materiale per queste operazioni “potrebbe ricadere nelle competenze di organi dello Stato”. Forse… Stanchezza, nervosismo, situazioni impreviste: tutto può essere compreso, ma non tutto giustificato. Ora davvero è necessario mettere in condizioni la politica di non ridursi soltanto al piano esecutivo. Bivigliano, videosorveglianza e container sanitari lo avevano già evidenziato.
Limitare l’azione ordinaria è inevitabile, ripristinare l’agibilità delle consigliere e dei consiglieri è indispensabile.
Siamo stati accusati, in modo isolato per fortuna, di essere irresponsabili nel nostro voler svolgere il compito per cui siamo stati elette ed eletti. Come se fosse superfluo il nostro impegno, teso unicamente a tutelare la cittadinanza, a partire dalla classe lavoratrice e dalle fasce più deboli, che la cronaca ci dice spesso essere in trincea senza i mezzi necessari per “combattere”, mentre alla politica qualcuno pare voler chiedere di rimanere in silenzio.
L’opposizione deve svolgere un ruolo particolare in questa fase, ma questo non giustifica il Comune nel volersi sostituire allo Stato…”.