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Dalle parole della sezione ANPI “Potente”, che organizza e dà il patrocinio all’evento:
«Abbiamo una “fissazione”, che la Resistenza antifacista non sia solo quella, in armi, dall’otto settembre 1943 al 25 aprile 1945.
Per noi i resistenti antifascisti sono quelli che si opponevano alle incursioni squadriste del 1920/21, quelli che resistevano al regime del ventennio fascista, chi accorse in Spagna in difesa della Repubblica, coloro che resistevano al colonialismo fascista e chi combatteva le invasioni militari delle armate di Mussolini in Africa, nei Balcani, in Francia, in Russia…
E anche chi, nel dopoguerra, ha sofferto la repressione di uno Stato non defascistizzato o è rimasto vittima dello stragismo mafioso/fascista, delle trame terroriste di apparati golpisti – fino ai giorni nostri.
Pertanto abbiamo organizzato questa presentazione, per ricordare la resistenza del popolo libico al colonialismo sabaudo/fascista, i crimini compiuti e analizzare le figure che vi parteciparono, come Badoglio o Graziani (ma anche chi non ha mai ripensato criticamente al passato colonialista, come Montanelli), anche per capire da cosa si alimenta il razzismo che pervade l’attualità italiana»
Un saggio di Giuseppe Scuto, presentato dall’autore, con Marco Fantechi (Sezione ANPI “Potente”) e Dmitrij Palagi (Consigliere comunale Sinistra Progetto Comune Firenze).
? Quando? Venerdì 24 luglio, ore 18.30.
? Dove? Circolo ARCI fra i Lavoratori di Porta al Prato (via delle Porte Nuove 33, Firenze).
? Fine serata con aperitivo.
? Nel rispetto delle norme previste relativamente all’emergenza Covid-19.