“Il saluto all’evento organizzato da Medicina Democratica e Democratizing Work Italia”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Vi porto il saluto del Comune di Firenze, anche a nome del Presidente del Consiglio, che ha concesso il patrocinio dell’iniziativa e la disponibilità degli spazi.
Credo sia importante che la nostra Città possa accogliere una mattinata dedicata al lavoro, ai legami tra salute, ambiente e partecipazione nel tempo della crisi.
Siamo il territorio in cui a febbraio si è consumata la strage di via Mariti. Il territorio metropolitano dove prosegue la lotta del Collettivo ex GKN. Nelle nostre strade si è declinata parte della mobilitazione Montblanc da parte del Sudd Cobas. La settimana prossima due cortei attraverseranno le piazze in occasione dello sciopero generale.
Tentiamo convergenze, ma sono tempi in cui l’unità è forse la sfida più difficile. Non quella tra sigle, organizzazioni e partiti. Quella penso possa essere la conseguenza di un processo che deve necessariamente svilupparsi nella società, dove appare difficile tenere insieme proprio gli aspetti di cui parlerete. Lì dobbiamo agire e sostenere tutto ciò che si muove nella giusta direzione.
Le riflessioni che ci proponete hanno una centralità che in nessun modo può essere sottovalutata, da sostenere a livello istituzionale anche oltre la collocazione dei singoli gruppi consiliari.
Insegno storia, cultura del lavoro e dell’impresa in un Centro di Formazione Professionale, quando non sono in Palazzo Vecchio. È una grande fatica parlare del senso della dimensione collettiva. La sfiducia verso i noi è forte, fuori dalla cerchia familiare e di un ristretto gruppo di amicizie. L’emancipazione dalle proprie condizioni è purtroppo considerata una questione individuale, di affermazione sul mercato, secondo le logiche del profitto. Un contesto che sempre più mette a rischio la stessa percezione di sé e la relazione con chi si ha intorno, arrivando a minacciare sempre più le condizioni di salute mentale di tutte le generazioni.
Certo, si possono avere visioni diverse del mondo, ma solo se c’è un pianeta in cui poterle sviluppare. Se c’è la consapevolezza dei propri corpi, di come si affrontano le malattie e di come si possono prevenire condizioni di rischio. Se ci si libera dal ricatto dei bisogni materiali che si oppongono allo sviluppo dell’autodeterminazione di ogni persona.
Sono certo che l’appuntamento di oggi sarà capace di dare forza ai conflitti, per costruire risposte ai bisogni e alle sfide del presente.
Vi auguro quindi buon lavoro, con il ricordo di Anna Nocentini, già Consigliera comunale e con cui per anni abbiamo condiviso gli spazi in cui avevano sede sia l’Associazione ADINA (da lei fondata) che la sezione fiorentina di Medicina Democratica. Nella dimensione delle lotte, che da decenni si sviluppano e si rinnovano, abbiamo al nostro fianco chi ci ha preceduto e chi ci ha accompagnato.