Queste le dichiarazioni di Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
“Concordiamo sulla necessità che chi viene a Firenze per turismo contribuisca alle spese per quell’uso della città a cui compartecipa.
Ci sembra però sbagliato limitarsi a “fare cassa”, aumentando l’imposta di soggiorno senza una politica collegata tesa a governare forse il principale fenomeno di trasformazione del nostro tessuto urbano ed economico.
In questo caso la modifica dell’onere, poiché già al massimo per le strutture a cinque stelle, va a ricadere soprattutto sulle strutture teoricamente destinate alle fasce economiche più basse (anche se siamo consapevoli di quanto sia più complesso il fenomeno).
Pensiamo sia necessario governare i mutamenti, non limitarsi a regolarli, cercando di imporre qualche sanzione e sperando di poter mitigare gli effetti più negativi. Associazioni di categoria, realtà sindacali e importanti organizzazioni di cittadinanza attiva si sono impegnate a proporre numerose possibili soluzioni, tanto al Comune, quanto alla Regione.
Aumentare l’imposta di soggiorno, accompagnandola a una riflessione più generale sull’overtourism, ci avrebbe visto sicuramente votare a favore.
Purtroppo ci siamo ritrovati costretti al non voto, sperando in futuro si riesca a collaborare con tutte le forze consiliari sul tema, senza vedere una maggioranza chiusa nelle proprie scelte. I tre emendamenti (di cui uno approvato) e i due ordini del giorno (uno rimandato ad approfondimento in commissione disponibile qui, l’altro ritirato nella speranza di approfondire con il Consiglio disponibile qui) presentati da Sinistra Progetto Comune lo confermano”.