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Per l’ennesima volta il Sindaco torna sull’argomento, manifestando un’intenzione che non possiamo altro che condividere.
Non si può però sempre invocare solo le cose che dovrebbero fare gli altri. Per questo è interessante la parte in cui annuncia possibili azioni da parte dell’Assessorato all’Urbanistica, anche se fino a oggi tutte le nostre proposte in commissione sono sempre state bocciate dalla maggioranza, che sosteneva non esistessero strumenti locali.
Ci permettiamo di ricordare al Sindaco che il problema della sottrazione dello spazio abitativo non è solo e unicamente legato agli affitti turistici, ma alla crescita abnorme di tutte le forme di ricettività extralberghiera che il regolamento comunale vigente autorizza a svolgere in civile abitazione, senza sottoporle a cambio di destinazione d’uso.
Il Sindaco parta dalla sua città. La Camera del Lavoro, il SUNIA e l’Associazione Progetto Firenze avevano avanzato proposte precise nel 2019, con un decalogo. Basterebbe riprendere quello, per
passare dalle parole ai fatti.
L’emergenza abitativa è diventata fortissima, come dimostrano le domande per i contributi affitto. Recuperare gli edifici per nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica è indispensabile, con un piano casa cittadino, a cui aggiungere strumenti concreti per rendere conveniente l’affitto a fini residenziali.