“Manifestazione oggi a Firenze, con assemblea a seguire. Domani parteciperemo a Settignano a un dibattito sul tema”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Immaginarsi che la sanità pubblica sarà salvata dall’attuale sistema politico e istituzionale rischia di essere fatale.
Lo abbiamo visto in questi anni. Neppure la pandemia e le promesse in quei mesi pieni di angoscia hanno avuto la capacità di invertire una tendenza fatta di tagli, insufficienti investimenti, logica del profitto e aziendalizzazione.
Conquiste ottenute in decenni di lotte vengono smantellate, mentre crescono le liste d’attesa, l’assenza di prevenzione, l’incapacità di intercettare i bisogni delle persone, i problemi del personale dipendente (dall’insufficienza dei livelli occupazionali al clima lavorativo, passando per le condizioni in cui si opera, esponendosi a pericoli di insicurezza molto forti).
Serve una mobilitazione ampia, in grado di unire chi ogni giorno ha bisogno di un Servizio Sanitario Nazionale pronto a occuparsi anche dell’ambito socio-sanitario.
La salute di una persona dipende dal rispetto della sua dignità e dalla possibilità di accompagnarla in scelte di autodeterminazione in tutte le fasi della vita.
Per questo oggi eravamo a sfidare il caldo di piazza Duomo e al Cinema La Compagnia, a supporto della mobilitazione dell’Intersindacale Uniti per la sanità.
E con queste posizioni parteciperemo domani a un dibattito organizzato dalla Casa del Popolo di Settignano, Medicina Democratica, ARCI Firenze e Firenze Città Apert, con Emanuela Bavazzano (MD), Gavino Maciocco (docente di “Igiene e Sanità Pubblica dell’Università di Firenze), Dmitrij Palagi (consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune) e Andrea Quartini (medico e deputato del Movimento 5 Stelle).