MANIFESTAZIONE A FIRENZE SABATO ALLE 15.00 – “La comunità kurda toscana e il Coordinamento Toscana per il Kurdistan lanciano la manifestazione di questo fine settimana, mentre in consiglio comunale la Giunta ci ha confermato che in questi mesi niente è stato fatto per Kobane”
Coordinamento Toscana per il Kurdistan
Sinistra Progetto Comune
Queste le dichiarazioni di Giulia Chiarini e Claudio Barbi, del Coordinamento Toscana per il Kurdistan:
«Sabato 30 aprile 2022, alle 15.00, da piazza San Firenze, è convocata una manifestazione regionale per denunciare l’inasprirsi dell’offensiva militare turca in Kurdistan, contro tutte le guerre.
Mentre in occidente si dà quasi per scontato il terzo conflitto mondiale, inviando armi in Ucraina e guardando alla sola invasione russa, a Erdogan e al governo turco viene riconosciuto un ruolo di mediazione, mentre il suo esercito prosegue i bombardamenti, estesi ormai anche a Kobane e ai campi profughi. Tutta l’area della Siria settentrionale e dell’Iraq è coinvolta nel tentativo di mettere fine all’esperienza del confederalismo democratico con la violenza. Chiediamo alla comunità internazionale e alle istituzioni locali di non chiudere gli occhi, anche alla luce delle promesse del recente passato. Si erano dichiarate sensibili, ma ora fingono di non vedere? Vogliamo stigmatizzare l’ipocrisia di chi usa un doppio standard, come se ci fossero guerre più importanti di altre, vittime meno rilevanti di altre. Oltre 500.000 morti, più di 3 milioni di profughi: questi sono i numeri che vengono rimossi dal sistema politico italiano ed europeo».
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera di Sinistra Progetto Comune:
«Il Sindaco di Firenze ha chiamato una manifestazione nazionale in Santa Croce per l’Ucraina e non manca di esporsi in prima persona sulla criminale invasione russa. Che fine hanno fatto però le promesse per Kobane? È stato lui a parlare anni fa di aiuti economici, mentre il consiglio comunale ha chiesto di attivare un patto di amicizia tra Palazzo Vecchio e una municipalità kurda. Resta inoltre l’inadempienza su un luogo toponomastico a Lorenzo Orsetti, partigiano di Rifredi, caduto al fianco della resistenza kurda, mentre si opponeva al fascismo dell’ISIS. Oggi abbiamo chiesto conto alla Giunta di questo, sentendoci rispondere che il forum del Mediterraneo e l’invasione russa hanno impedito a Palazzo Vecchio di fare altro. Sono anni che il Salone de’ Dugento ha dato indicazioni precise all’Amministrazione: diciamo che non conta nulla il Consiglio comunale e che a chi muore per mano di ISIS ed esercito turco siamo in grado di dare una vuota vicinanza morale?».