Il testo della comunicazione di Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) durante la seduta del Consiglio comunale del 9 novembre 2020
Da una settimana ci ha lasciato Vincenzo Simoni.
Lo ha ricordato anche il Presidente del Consiglio Comunale durante la seduta dello scorso lunedì, attestando l’importanza di questa perdita e con un gesto per il quale vogliamo ringraziarlo.
Abbiamo voluto dedicare a lui anche questa comunicazione, per sottolineare l’importanza di un protagonista del nostro territorio che ha saputo guidare la lotta per il diritto all’abitare anche a livello nazionale.
In questi giorni si sono susseguiti numerosi ricordi e sono stati ricostruiti i diversi passaggi della sua vita.
Profugo istriano, cresciuto al Lippi, residente di Santa Croce, militante socialista dello PSIUP e di Avanguardia Operaia, prima dell’ingresso in Democrazia Proletaria e poi sempre attivo in città, con una vita dedicata ai bisogni delle persone. È stato anche Consigliere comunale, qui in Palazzo Vecchio, per Democrazia Proletaria.
Per chi si affaccia alla politica è strano conoscere dei protagonisti dopo averne sentito a lungo parlare. Vincenzo Simoni è per Firenze un nome noto anche a chi non ha avuto la fortuna di incontrarlo. Ho avuto modo di incrociarlo nella parte finale della sua vita, vedendolo sempre circondato dall’insieme di storie che mi avevano raccontato delle sue lotte. Una prospettiva strana, riservata a chi si spende con generosità per il popolo.
Ho fatto in tempo anche a vedere la sede di via dei Conciatori in cui lui e la compagna Stefania sono immortalati in un momento di militanza, in una foto che circola sulle reti sociali, da cui cercare di trarre energie per il presente e non solo un sorristo nostalgico per chi c’era.
Chi ha compagne e compagni non muore mai, si usa dire. Questa è una verità importante, che almeno in parte risponde alla stanchezza e alle amarezze che registra chi sceglie di vivere impegnandosi per conquistare un futuro migliore dello stato di cose presenti.
Nei pochi minuti a disposizione vorrei sottolineare come tutte le testimonianze di questi giorni abbiano fatto riferimento a un carattere di apparente durezza, che comportava scontri e discussioni.
Dico apparente perché da ogni parola letta emerge un affetto che si prova per chi vive con passione le proprie lotte.
Oggi ricordiamo quindi un’esistenza attenta ai bisogni delle persone, che la Costituzione riconosce al centro della Repubblica e che invece vengono sempre più spesso negati, magari in nome di una presunta legalità che finisce per cancellare intere esistenze.
La morte di Vincenzo Simoni non è una perdita solo per la “sua” Unione Inquilini, di cui è stato presidente nazionale. Viene meno un punto di riferimento per chiunque fosse attivo nelle lotte per la casa.
La Città di Firenze ha avuto il privilegio di averlo come sua cittadino. Il nostro gruppo consiliare vuole quindi rendere omaggio alla sua figura, sapendo che il nostro territorio saprà ricordarlo ogni giorno, lotta dopo lotta. Speriamo che arrivi a Stefania e a chi lo ha conosciuto il dovuto riconoscimento del nostro Consiglio.