“Secondo l’Amministrazione le stesse espressioni della Corte dei Conti citate dai ricorrenti darebbero ragione al disconoscimento dei diritti delle e degli agenti”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
In premessa dobbiamo chiarire un punto: il tema delle indennità della Polizia Municipale lo abbiamo sollevato dopo una delle nostre numerose richieste di accessi agli atti. Le dinamiche sindacali sono estranee a una sistematica prassi di controllo, esercitata da inizio consiliatura da Sinistra Progetto Comune.
Inoltre vogliamo chiarire che riteniamo assolutamente scontato il carattere di eccezionalità con cui si è chiesto alle agenti e agli agenti di andare per strada nel primo periodo segnato dalla Covid-19, per chiedere alle persone di indossare le mascherine e diventando oggetto di costanti minacce, oltre a diversi episodi di aggressione.
Indennità di servizio esterno, per strada, e indennità per lo straordinario impiego per ordine pubblico: ci pare pacifico dover trovare la soluzione per riconoscere entrambe.
Così non è per la Giunta, che oggi ci ha detto di voler aspettare il pronunciamento del Tribunale del Lavoro, visto che alcune persone hanno scelto di tutelarsi, dopo l’assenza di riscontri da parte di Palazzo Vecchio.
L’Assessore ha citato gli stessi atti della Corte dei Conti che attesterebbero la possibilità di cumulare le indennità: una delle due parti ha quindi torto e l’altra ragione? Nel caso preferiamo fidarci di chi lavora e lotta per i propri diritti, ma in Consiglio comunale non si emettono sentenze, si cercano soluzioni politiche. Invitiamo la maggioranza a farlo prima che il Tribunale di Firenze inizi a lavorare sulla pratica, a prescindere dall’esito.
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