“Le parole del Console onorario Carrai di questi giorni ci sembrano non lasciare nessuno spazio alla diplomazia e alla politica”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Il Console onorario di Israele Marco Carrai spesso dedica la sua attenzione alle nostre dichiarazioni e si è recentemente scagliato contro le ipocrisie.
Bene, allora confidiamo che voglia riconoscere la chiarezza con cui riteniamo pericolose le sue parole (lette sul Foglio) sull’uso di tutta la forza necessaria per rispondere agli “animali”, magari dimenticando la barbarie a cui portano violenza e guerra.
Comprendiamo perfettamente quale sia la storia da cui nasce lo Stato di Israele. Vediamo perfettamente come l’antisemitismo sia ancora presente nelle nostre società, come specifica forma di un razzismo dilagante anche nelle democrazie europee.
Condanniamo i comportamenti di chi uccide vittime innocenti e vediamo perfettamente le responsabilità di Hamas, che è una forza politica completamente distante dal nostro modo di vedere.
Però nelle parole di Carrai, sull’uso di tutta la forza necessaria per rispondere a degli “animali”, vediamo una porta alla rimozione di umanità per un’intera popolazione. Il Ministro Israel Katz ha da poco dichiarato «umanità per umanità. E nessuno può predicare nei nostri confronti moralità».
Le Nazioni Unite dicono che la situazione a Gaza è “indescrivibile” e “senza precedenti”. «Ogni ora che passa porta più combattimenti e devastazione», ha dichiarato Hamada El Bayari, dell’Ufficio per gli Affari Umanitari.
Incitare alla violenza non aiuta la pace. Questa è la nostra posizione. Liquidare la nostra posizione come ambigua sarebbe offensivo, ai limiti della diffamazione. Non abbiamo nessuna ambiguità rispetto ad Hamas, non l’abbiamo mai avuta. Semplicemente pensiamo che la comunità internazionale abbia responsabilità enormi su quanto sta accadendo, avendo permesso la sistematica violazione del diritto internazionale in questi anni.