“L’attacco di Fratelli d’Italia dovrebbe imporre serietà sull’antifascismo, che non è una ritualità per il voto utile ma una prassi spesso dimenticata”
Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune
Da più parti si levano apprezzamenti per l’impegno dell’Istituto Storico della Resistenza della Toscana.
Ovviamente sottoscriviamo tutti i riconoscimenti positivi di un lavoro fondamentale. Ma fondamentale per cosa? Per una società antifascista capace di ricordare la barbarie del fascismo e la vera natura dell’estrema destra, talvolta detta destra sociale.
Un consigliere di Casaggì, eletto nuovamente in Palazzo Vecchio con Fratelli d’Italia, in Rete Civica del Comune di Firenze, chiede conto delle spese dell’Istituto, indirettamente sollevando domande sull’opportunità di nuove coperture economiche.
Dare per scontato l’Istituto Storico della Resistenza, l’ANPI e le tante realtà impegnate sul fronte dello studio del passato, della conservazione della memoria, è l’errore più grande che possiamo fare.
Quale ruolo può avere l’antifascismo nella società di oggi? È una domanda a cui rispondere insieme alle tante realtà a cui ci rivolgiamo nel mese della Liberazione di Firenze.
L’antifascismo non deve mai essere una ritualità buona per richiamare le persone al voto utile. Deve essere una prassi, che mette in discussione e dove ritrovare culture politiche distanti, perché diventi effettivamente elemento comune a tutte le formazioni.