Questo l’intervento di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Abbiamo firmato un appello europeo che chiede alla Banca Centrale Europea di porsi come priorità la tutela dei beni comuni, a partire da salute, occupazione e ambiente. I sistemi sanitari nazionali sono gli unici a poter garantire la dignità delle persone umane e la loro sopravvivenza, così come rimane indispensabile tutelare redditi e livelli occupazionali, senza venire meno al grande tema della sostenibilità ambientale dell’unico pianeta che abbiamo.
La finanza non è la soluzione e l’attuale modello di sviluppo rappresenta uno dei problemi che ci ha reso fragili di fronte all’emergenza Covid-19.
Sosteniamo dunque la richiesta rivolta alla creazione di un Fondo Sanitario Europeo, che possa in prospettiva ampliare la sua azioni. Come? Con titoli a 100 anni non negoziabili sui mercati da parte della BCE. Gli Stati membri dell’Unione Europea potranno così spendere a sostegno del sistema sanitario pubblico e di altri servizi essenziali, attraverso prestiti a tasso zero o negativi. Questo è possibile grazie all’articolo 123, paragrafo 2, del trattato di Lisbona.
Tra le richieste c’è anche quella di un meccanismo democratico, con la gestione del fondo affidata a Parlamento europeo e Consiglio economico e sociale europeo.
Il tutto con uno sguardo internazionale di collaborazione tra i paesi, che rompa la vuota retorica tra europeisti e sovranisti, che non trova corrispettivo nella realtà. O c’è la cooperazione tra le diverse popolazioni, o continuerà a essere egemone la pratica dell’indebitamento del pubblico a favore dei profitti dei privati.
Non ce lo possiamo permettere. Per questo invitiamo a sottoscrivere la petizione, lanciata nei vari paesi europei”. (fdr)
In allegato le grafiche della campagna.
Per firmare l’appello: https://bit.ly/39X5Gmn.