“L’ipotesi di vedere le corse ferme alle 20.00 per il trasporto pubblico urbano è considerato accettabile dall’Amministrazione comunale? Mandare a lavorare chi ha contatti con persone positive e tagliare i servizi è la soluzione per “convivere con la pandemia”?”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Con il nuovo soggetto gestore le cose cambieranno, ci siamo sentiti ripetere da inizio consiliatura. Nel senso che emergono con estrema chiarezza le criticità denunciate da anni dalle organizzazioni sindacali.
Non c’è il personale necessario, non ci sono mezzi sufficienti: ci sono solo le raccomandazioni di andare a lavorare finché non è strettamente necessario restare a casa, con un indefinito invito a usare “rischi calcolati”, che non è chiaro chi li debba calcolare. Parlare di rischio calcolato dopo i mesi che abbiamo vissuto è sbagliato: non c’è stata capacità organizzativa, come denunciano in sanità le operatrici e gli operatori del settore, sostanzialmente in nessun ambito della vita sociale.
Lunedì vorremmo capire se davvero per il Comune di Firenze è accettabile l’ipotesi, anche se “solo in casi estremi”, di vedere le corse urbane fermarsi alle 20.00.
C’è da salvare i saldi, dopo aver salvato il Natale, ma se poi chi lavora nei negozi deve prendere un mezzo è bene che si arrangi in altro modo?
L’utenza e il personale dipendente sono le categorie che “ci rimettono”: se solo si iniziassero ad ascoltare le richieste della cittadinanza attiva e soprattutto delle organizzazioni sindacali, inizieremmo ad avere una città migliore, al di là delle competenze specifiche di Palazzo Vecchio (che conosciamo, non si preoccupi la Giunta).