“In situazioni dove l’emergenza è purtroppo la normalità – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – con le carceri sovraffollate, con l’impossibilità di non sfiorare i compagni di cella con i quali son rinchiusi 21 ore al giorno (l’indice di sovraffollamento a Sollicciano è di 155% nel settore maschile e 195% nel settore femminile);
con persone detenute che potrebbero usufruire dei domiciliari ma non hanno una casa dove andare;
con altre che potrebbero scontare i reati minori con pene alternative al carcere; con quelli che potrebbero usufruire di una riduzione di pena di 45 giorni per ogni semestre di pena scontata, se la persona detenuta ha un comportamento in linea con l’intento rieducativo (e non punitivo) del carcere, ma non hanno una casa;
con bambine e bambini che vivono e crescono dietro le sbarre (nella visita a Natale a Sollicciano c’erano 4 bambini sotto i 2 anni) all’interno del carcere con le loro mamme, ma gli istituti a custodia attenuata per detenute madri (Icam) previsti per legge, non sono, come dovrebbero essere, su tutto il territorio nazionale;
con la sospensione dei colloqui per coronavirus (misura sì precauzionale in questo momento ma che potrebbe essere gestita in sicurezza, così come vengono gestiti tutti gli altri esterni che entrano per lavorare ogni giorno in carcere)…
Per tutto questo – aggiungono Bundu e Palagi – e altro ancora, pensiamo che vadano presi dei provvedimenti urgenti, che lo Stato e i Comuni mettano a disposizione delle strutture per accogliere chi ha il diritto, perché la legge lo prevede, di scontare la pena fuori dalle mura del carcere, affinché l’emergenza nell’emergenza non diventi una tragedia per le bambine e i bambini in carcere e per chi non ha la possibilità economica di disporre di un tetto dove andare. Riteniamo opportuno e necessario ricordare la mozione che avevamo presentato e fatto approvare dal Consiglio comunale il 28 ottobre 2019 (disponibile cliccando qui).