“La polemica della Lega verso la Lista Nardella serve a occupare la stampa di inizio 2021?”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune
“Il nostro gruppo consiliare è stato, molti mesi fa, al centro di accese polemiche per un esposto per istigazione all’odio razziale. Non lo avevamo pubblicizzato ma ci pensò la Lega a renderlo noto, invitandoci a vergognarci.
A noi era sembrato grave che l’omicidio di un Carabiniere fosse strumentalizzato per fare propaganda a danno di vite umane, colpevoli di migrare e per questo ritenute responsabili di episodi criminali, identificabili per il colore della pelle e solo per questo da condannare.
Ora lo stesso gruppo della Lega chiede le dimissioni di una consigliera della Lista Nardella, perché avrebbe associato l’omicidio di Agitu Gudeta a un crimine a sfondo razzista.
Ci viene da sorridere con profonda tristezza, perché questa è politica da periodo festivo, in cui si cerca di provare a creare un po’ di clamore, al fine di guadagnare visibilità e consenso. In fondo è da tempo che larga parte del sistema istituzionale ha rinunciato a provare a cambiare la realtà, limitandosi ad amministrare o commentare quel che accade.
Ricordiamo la Lista Nardella (con esponenti di Giunta e del Movimento 5 Stelle coinvolti) permettersi di diffamare il nostro gruppo il 25 aprile 2020. Scegliemmo di lasciar correre. Così invece non fa la Lega, che si sente discriminata e vittima di odio.
Immaginiamo la destra fiorentina intimorita dagli squadroni del comunismo che girano per la città…
Che il razzismo uccida non è un’opinione, è accaduto anche recentemente a Firenze. Che la Lega sia un partito di cui fanno parte esponenti che assurgono alle cronache per affermazioni razziste ci pare possa essere verificato senza grandi inchieste giornalistiche. Anche perché non c’è nelle loro parole una riflessione su un atto di violenza ai danni di una donna e delle difficoltà che ha dovuto vivere, compresi gli episodi di razzismo che non ha mai mancato di denunciare.
Se poi la Lega vuole limitarsi a dire che talvolta gli esponenti istituzionali usano con leggerezza i social possiamo anche concordare. Chiediamo però che di questo ci si ricordi sempre, anche quando una lavoratrice di Publiacqua viene licenziata per un commento. Lasciando da parte improbabili paragoni.
Noi eravamo contro le strumentalizzazioni per la vicenda del Carabiniere assassinato, siamo contro le strumentalizzazioni per la storia di Gudeta. In un senso e nell’altro, magari evitando di mescolare la morte di una donna con un post su una rete social”.