Si è concluso oggi un primo momento di mobilitazione promosso dal sindacalismo di base sui temi della sanità pubblica.
Abbiamo partecipato alle diverse manifestazioni lanciate dall’assemblea “Ogni Giorno il Primo Maggio” e non abbiamo fatto mancare la nostra adesione al presidio indetto di fronte al Consiglio Regionale alle 17.00, in contemporanea a una seduta di quell’organismo.
La pandemia – proseguono i consiglieri di Sinistra progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – ha acceso i riflettori sulla devastazione che la politica (di destra come di centrosinistra) ha portato all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, in nome dell’austerità e dei tagli necessari.Non bastano risorse e nuove assunzioni, che pure sono indispensabili e devono essere garantite a tempo indeterminato. Per rilanciare un servizio essenziale, come chiede la nostra Costituzione, occorre fermare ogni investimento che integra il pubblico con la sanità privata e che sottrae risorse attraverso il welfare aziendale.
Soprattutto nel pubblico va cancellata ogni logica di fedeltà aziendale, come ci ricorda l’inaccettabile licenziamento di Torregalli di pochi giorni fa e quello precedente di Massa.
Non ci servono eroi ed eroine. Abbiamo bisogno di un servizio di qualità che tutela chi lo garantisce, i suoi lavoratori e le sue lavoratrici.
La cittadinanza – concludono Palagi e Bundu – ha riscoperto l’importanza del Sistema Sanitario Nazionale, superando una rassegnazione che abbiamo visto troppo diffusa negli ultimi anni. Ora partecipa e risponde alle diverse mobilitazioni, nonostante spesso questo accade nel silenzio del sistema di informazione.
Questo deve spingerci a essere ancora più determinate e determinati. A partire dall’appuntamento nazionale a Roma del 4 luglio, di fronte al Ministero”.