“Sorpresa per la scelta di non chiedere la presenza del Gonfalone in via Taddea contestualmente all’apposizione della corona”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Forse dovevamo far finta che Spartaco Lavagnini non fosse comunista. Come se ci fosse una pregiudiziale verso una parte importante della storia dell’antifascismo, che ovviamente non è l’unica, ma ha radici che precedono anche la Resistenza.
L’importanza del ferroviere e sindacalista è nota al Comune. Palazzo Vecchio, in occasione del centenario della morte, nel 2021, lo aveva anche esplicitato.
Ogni anno, il 27 febbraio, organizzazioni sindacali e ANPI si danno appuntamento in via Taddea e al Cimitero di Trespiano, per ricordare una figura centrale nella storia della città. Perché durante il regime fascista non era possibile avvicinarsi in via Taddea, si doveva cancellare anche il ricordo di un protagonista delle lotte delle classi lavoratrici.
Alcune settimane fa avevamo evidenziato l’importanza di una presenza della cittadinanza che dava continuità al 2021, anche senza il Gonfalone. Già che il nostro Ente colloca una corona, ci è sembrato giusto chiedere di rafforzare la sua presenza.
Abbiamo anche aggiunto lo sforzo di ricordare la figura di Lavagnini con le nuove generazioni.
Davamo quasi per scontato che alcuni gruppi delle destre avrebbero votato contro, ma ingenuamente pensavamo al sostegno – anche critico – della maggioranza.
Invece Partito Democratico, Lista Nardella, Italia Viva e Fratelli d’Italia hanno bocciato la proposta. Astenuta la Lega. Favorevoli noi e il Movimento 5 Stelle.
Vogliamo sperare che sia stato un abbaglio, dovuto alla confusione interna al centrosinistra e al Terzo Polo. Chiederemo nel Salone de’ Dugento di ribaltare il parere negativo dato oggi in Commissione 5.
Avevamo scritto un atto semplice e diretto. Per rispondere a un processo reale e un bisogno manifestato da chi accompagna le istituzioni nelle celebrazioni antifasciste. Oggi è stato detto un bruttissimo no, frutto di pregiudizi ideologici verso una storia che non esaurisce l’antifascismo, ma ne fa parte a pieno titolo.