“Consiglio comunale dedicato a un futuro che assomiglia troppo al passato. Non c’è sussidio o riapertura che possa garantire il necessario cambiamento di cui pure si parlava nella cosiddetta fase 1”
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
“Servono investimenti per un nuovo piano casa, che recuperi l’edificato e garantisca il diritto all’abitare, dando sollievo ai piccoli proprietari.
Servono investimenti per trasporto pubblico che non metta in contraddizione il diritto alla mobilità con quello alla salute.
Serve un nuovo sistema socio-sanitario di prossimità, sul territorio, che sappia rispondere ai bisogni delle persone.
Occorre discutere di distribuzione dell’orario di lavoro, a parità di salario, viste le novità tecnologiche e l’aumento della produzione che ha accompagnato il recente passato.
Il futuro dovrà prevedere cambiamenti radicali, che sappiano mettere al centro la sostenibilità ambientale.
Lo sviluppo delle infrastrutture pensate decenni fa e mai portate a termine davvero è una risposta per chi ci governa? La convergenza di vedute dell’economia da parte di centrosinistra e destre ci ha confermato la necessità di un pensiero alternativo allo stato di cose presenti.
Non si riparte dall’alto, ma dal basso.
Dal garantire una lotta contro le disuguaglianze, che colpisca quelle posizioni di rendita che pure anche il Sindaco talvolta cita, che portano a garantire situazioni di maggiore ricchezza per una minoranza che continua a chiedere sgravi ed agevolazioni.
La risposta non è il privato, ma il pubblico, che deve sostenere l’occupazione e accompagnare la trasformazione produttiva, tutelando le piccole e medie imprese, ma finendola di giocare su posizioni di retroguardia, conservatrici e lesive della dignità delle classi lavoratrici.
Sono queste le posizioni che porteremo avanti, coerentemente con una sinistra del XXI secolo che in tutto Europa sta chiedendo progressività fiscale e investimenti innovativi.
La crisi non può cancellare la necessità di garantire un futuro, lavorativo, dei servizi, ambientale, pensionistico, alle giovani generazioni. Che nessuno osi parlare di debiti da pagare nel prossimo futuro.
Vanno fatte le scelte giuste oggi. Il modello di sviluppo va cambiato, radicalmente, adesso”.