“Il Consiglio comunale di Firenze non ha ancora avuto modo di esprimersi su una risoluzione depositata a inizio gennaio 2020 sulla realizzazione dell’ICAM, per evitare di vedere bambine e bambini in carcere”
“Il Foglio di ieri ha dedicato alle figlie e ai figli della popolazione detenuta un lungo articolo. Viene citato anche Sollicciano e il territorio di Firenze. Si affrontano – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu insieme al presidente dell’associazione Progetto Firenze Massimo Lensi – le problematiche dell’ICAM, un istituto sicuramente imperfetto, come tutto il sistema penale italiano, ma che avrebbe il vantaggio di “tirare fuori” dal carcere bambine e bambini di pochi anni.
Nel nostro Comune una soluzione, per quanto parziale, sarebbe stata già individuata, grazie alla disponibilità di un edificio di proprietà della Madonnina del Grappa e alle risorse già previste dalla Regione Toscana. Da quando furono compiuti i primi passi nel lontano 2006, poco è stato fatto di concreto: solo una lunga fila di rinvii a tempo illimitato, burocrazie e tante promesse. Siamo nel 2020 e l’unica struttura territoriale per i bambini, le bambine e le loro madri detenute è tuttora il nido interno del carcere di Sollicciano.
La risoluzione presentata a inizio gennaio da Sinistra Progetto Comune in Palazzo Vecchio – aggiungono Palagi, Bundu e Lensi – giace in cima all’ordine dei lavori senza neanche un parere di commissione. Dando seguito all’iniziativa carcere e città a breve organizzeremo un appuntamento dedicato a questa tematica, ma nel frattempo vorremmo chiedere alle istituzioni e alla politica di riconoscere almeno un minimo delle proprie responsabilità. Tolte le promesse e i raffinati ragionamenti, rimane l’assurda situazione di una soluzione trovata ma non attuata, cui la Giunta – concludono Palagi, Bundu e Lensi – risponde sempre con rassicuranti “è vero, ma da domani cambierà”. Un domani che slitta di volta in volta”.