“Lunedì torneremo in aula per la vicenda degli alloggi destinati alle forze dell’ordine, in una zona segnata dal fallimento della ditta costruttrice”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Le forze dell’ordine? Fondamentali e una priorità, secondo le forze politiche di governo.
L’importanza del tessuto urbano? Da non sottovalutare, secondo le forze politiche di governo.
Il diritto all’abitare? Indiscutibile, secondo le forze politiche di governo.
Sarà. Ma a fianco dell’ex stazione Leopolda si continua a registrare l’assenza di ruoli da parte delle istituzioni. La costruzione degli alloggi destinati ad appartenenti alle forze dell’ordine, a favore di soluzioni abitative per chi opera nel contrasto alla criminalità organizzata, è rimasta sospesa.
È fallita la ditta che stava costruendo e ancora oggi nell’area mancano servizi, aree verdi, con la scheda urbanistica ormai decaduta.
35 case erano state però costruite e assegnate, attraverso un bando. Il Comune di Firenze doveva vigilare sul canone da pagare, ma sostiene di non avere più alcun ruolo e lo stesso sostiene la Prefettura.
Nel frattempo quelle case sono passate di proprietà, vendute da chi sta gestendo la procedura fallimentare a un’altra realtà, senza coinvolgere i nuclei familiari, senza verificare la disponibilità a esercitare il diritto di prelazione, che pure c’era.
Su tutto questo avevamo già chiesto spiegazioni all’Amministrazione, registrando l’assenza di qualsiasi volontà politica a farsi carico della situazione.
Lunedì torneremo sul punto, perché c’è un assegnatario a cui è stato chiesto un canone molto più alto di quello indicato da Palazzo Vecchio. Non solo. Per ottenere delle agevolazioni, nonostante nel bando si parlasse di reddito, gli è stato chiesto l’ISEE. Si è anche arrivato a minacciarlo di togliergli la casa, perché sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia, anche se non c’è stata nessuna violazione delle regole che erano state previste dal Ministero.
Insomma: forze dell’ordine, diritto alla casa, trasformazione urbana. Davvero rispetto a tutto questo il Comune di Firenze non vuole prendere posizione?