Questa è l’illustrazione di Gianluca Costantini, sulla prima pagina del quotidiano Domani.
Con Antonella Bundu e il nostro gruppo consiliare abbiamo da tempo depositato un atto che chiede a Palazzo Vecchio di prendere pubblicamente posizione per la liberazione di Ikram Nazih (il testo qui).
Si tratta di una studentessa con doppia cittadinanza (italiana e marocchina), arrestata appena scesa da un aereo, perché aveva condiviso un post su Facebook nel 2019 considerato offensivo verso il Corano.
Tre anni di carcere per blasfemia. Che forse potrebbero non essere scontati per intero grazie a un meccanismo di “grazia” (che non metterebbe in discussione la sua colpevolezza).
Se ne parla pochissimo: il giornale di oggi esplicita i legami economici tra Italia e Marocco. Stellantis ed ENI sono solo due delle aziende che operano in questo paese, dall’altra parte del Mediterraneo.
Ci sono poi gli accordi sui flussi migratori, ovviamente, e l’esportazione di armi, che vale circa 18 milioni di euro l’anno.
Ci sono due fregate che staremmo per vendere al Marocco.
Per tutte queste ragioni di Ikram Nazih è bene parlare il meno possibile, anche per le forze democratiche e progressiste che governano (a livello nazionale e locale).