“Il clima repressivo nega il senso stesso dei luoghi di studio, che devono essere anche luoghi di conflitto”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Leggiamo dei 3 avvisi di garanzia e di convocazione a carico di studenti e studentesse del liceo Michelangelo, per un’occupazione di fine 2022. Sarebbe la conseguenza di una denuncia, da parte della dirigenza scolastica.
Dopo l’attacco arrivato dal mondo dell’Università, ora questo.
I luoghi di studio devono permettere conflitto, autogestione, partecipazione e crescita della socialità.
Ci sono inoltre tradizioni consolidate di movimento, libere espressioni autorganizzate, che sono fondamentali nel percorso di crescita delle persone, dando spesso la possibilità a chi va a scuola di dialogare con la città anche fuori dai programmi previsti, arricchendo tutto il tessuto urbano.
La repressione in questo contesto è inaccettabile e ci aspettiamo che tutta Firenze esprima solidarietà alle studentesse e agli studenti. Per qualsiasi cosa serva a loro, possono considerarci ovviamente a disposizione, anche se sappiamo bene l’importanza di rispettare l’autonomia delle lotte.