“Tolto il riferimento agli inceneritori, ma ieri la maggioranza ha confermato di avere un’idea precisa (e superata) di sviluppo, a danno dell’ambiente e della sostenibilità umana”
“Il nuovo aeroporto di Peretola s’ha da fare. A qualsiasi costo. E costo è la parola giusta. Costo ambientale (a danno dello sviluppo del Parco della Piana). Costo per il futuro (a danno dello sviluppo del Polo Scientifico). Costo per la salute delle persone (bisognerebbe volare meno e meglio, ci dicono ormai tutti gli studi).
La Lista Nardella ieri ha tolto il riferimento all’inceneritore, ma sennò avremmo avuto un ritorno al passato anche su quel fronte, ma nel giorno in cui si è votato il regolamento dei rifiuti – commentano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – sarebbe stato davvero infelice.
Salutiamo con curiosità l’atteggiamento irritato di chi ha la maggioranza assoluta del Consiglio comunale (e ora di quello Regionale), ma si permette di provare fastidio per ogni critica.
Siamo certi che avrebbero preferito anche non leggere questo comunicato in Rete Civica. Perché loro sono il progresso, noi “quelli del no”. Noi saremo anche quelli del no, ma non rimarremo in silenzio.
E porteremo avanti la nostra battaglia anche venerdì mattina, al fianco del movimento Fridays For Future, anzi a loro sostegno.
Perché qui c’è da scegliere da che parte si vuol stare. Se da quella dello sfruttamento senza tregua dell’unico pianeta che abbiamo – continuano Bundu e Palagi – o se da quello del futuro dell’umanità. Il resto sono rigidità da sinistra rinchiusa nel mito del progresso per il progresso, dello sviluppo responsabile del capitale.
Non a caso è il centrosinistra che ci ha fatto sbattere sul muro della globalizzazione in crisi, dopo aver promesso un nuovo millennio di ricchezza diffusa, mascherando il precariato con la flessibilità e promettendo grandi rivoluzioni ambientali, ancora tutte da vedere.
La mozione votata ieri – concludono Palagi e Bundu – deve spingere le forze a sinistra del Partito Democratico a interrogarsi sul reale cambiamento che può esserci nel campo del centrosinistra.
Noi lo temevamo che sarebbe andata così: le regionali sono state combattute sul piano della chiamata alle armi contro la barbarie. Sono stati chiesti i voti all’elettorato di sinistra e del Movimento 5 Stelle, contrario al nuovo aeroporto di Peretola. Ora quello stesso risultato elettorale viene brandito per chiedere di persistere negli errori di sempre”.