“Anche se la partecipazione alla vita pubblica è in crisi, rispetto alle forme classiche di organizzazione, rimane inaccettabile anche solo ipotizzare di riservare le vie del centro storico allo shopping, negando la libertà di manifestazione”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune L’inaccettabile assalto alla sede della CGIL di Roma ci ha ricordato l’importanza dell’antifascismo, che ha dato vita alla Costituzione, nella quale è chiara la libertà che la Resistenza ha saputo conquistare, in termini di possibilità di praticare la politica senza restrizioni imposte dallo “shopping”. Gli scioperi, i cortei, le manifestazioni, sono forme di lotta a cui non si può chiedere di stare nascoste e in silenzio: gli assembramenti pericolosi sul piano pandemico possono avvenire anche nelle periferie, quindi non ci convincono le ragioni riportate sulla stampa di oggi, per giustificare provvedimenti restrittivi che costituiscono un pericoloso precedente. Gli interventi con leggi di urgenza creano uno stato di eccezione da cui difficilmente si torna indietro, come hanno dimostrato le decisioni prese a seguito degli attentati terroristici con cui si è aperto il nuovo millennio. Le decisioni mirano ad aumentare il malessere sociale e possibili scontri? Questa sarebbe la responsabilità di governo con cui si intende rispondere all’estrema destra? I temi sono delicati e pericolosi: seguiremo i diversi passaggi di questi giorni e ci impegniamo a chiedere al consiglio comunale di Firenze di prendere una posizione chiara, per evitare che nel centro UNESCO si finisca per non poter fare politica.
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