“La protesta in corso in Palazzo Vecchio evidenzia quanto poco le istituzioni stiano facendo di fronte a uno sciopero della fame portato avanti a oltranza”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
La Regione Toscana celebra, così come il Comune di Firenze, l’abolizione della pena di morte nel Granducato.
Alfredo Cospito porta avanti uno sciopero della fame a oltranza che mette a rischio la sua sopravvivenza. Chiede il ritiro del regime del 41 bis. Condividiamo il senso di un appello uscito pochi giorni fa.
«Cospito rischia seriamente di morire: può essere questione di settimane o, addirittura, di giorni. E l’urgenza è quella di salvare una vita e di non rendersi corresponsabili, anche con il silenzio, di una morte evitabile. Il tempo sta per scadere».
Quando una persona viene privata della sua libertà, da parte dello Stato, non può essere lasciata morire per indifferenza.
Facciamo parte del sistema istituzionale e quindi partiamo da noi, dal fatto che il gesto di protesta in corso in Palazzo Vecchio evidenzia quanto sia stato insufficiente e inadeguato il modo in cui la politica si sta approcciando a questa vicenda.