“La Regione aveva aperto negli scorsi mesi un fondo di indennizzi per bar e ristoranti che avevano registrato perdite sostanziali durante la pandemia. Come apprendiamo dalla stampa sono stati, però, usati solo 11 milioni su 19. La domanda su come mai siano avanzati quasi la metà dei fondi sorge spontanea”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“A quasi un anno dall’inizio della pandemia, pare ovvio che lo Stato debba farsi carico di tutte quelle persone che rischiano di perdere il proprio lavoro, sia esso dipendente o autonomo, magari evitando anche di aggiungere altri costi.
È questo il caso della lotteria degli scontrini, iniziata nei giorni scorsi. Per dotarsi della tecnologia necessaria si parla di una spesa di alcune centinaia di euro. Certo, non un costo che porta al fallimento, ma che è ingiusto addossare proprio ora ai commercianti, specialmente quelli medio-piccoli.
Infatti le uniche a non essere colpite sono ovviamente le grandi catene. Per loro il costo di adeguamento non è un problema e, se dovesse mancare un serio intervento, risulteranno quindi avvantaggiate, in quanto chi vorrà partecipare alla lotteria farà acquisti da loro.
È impensabile che un’iniziativa volta ad aiutare la ripresa del commercio metta in ginocchio chi già ha dovuto sostenere dei costi di adeguamento, così come è impensabile equiparare le piccole attività con le catene delle grandi imprese.
Ancora una volta si palesa la mancanza delle isituzioni di leggere quella realtà di cui farebbero parte. Serve un’azione decisa della Regione e del Comune per far sì che i ristori raggiungano coloro che ne hanno più bisogno.”