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“Il 18 novembre 2019 in Rete Civica appare una nota dell’Amministrazione in cui si dice che, a seguito di una fuga di gas, si sarebbe fatta una scoperta: su lungarno Diaz sarebbe stata individuata «una cavità di dimensioni non trascurabili al di sotto della pavimentazione stradale».
Un colpo di “sfortunata fortuna” si è raccontato.
Peccato – continua il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi – che a dicembre 2015 fosse già arrivata al Comune la segnalazione di un problema in quel tratto dell’Arno, come pure riguardo al Ponte Vespucci.Dopo il crollo di Lungarno Torrigiani, ad agosto 2016, arrivava una seconda comunicazione alla direzione generale del Comune, con un’analisi più precisa della situazione sotto Lungarno Diaz, ritenuta tale da richiedere un’attenta e urgente analisi per capire bene l’estensione del problema (stimata per una larghezza di oltre 7 metri e più lunga di 20 metri, secondo i rilievi di maggio 2016).
Analoghi approfondimenti sarebbero stati opportuni per la situazione in sinistra del Ponte Vespucci, con la comunicazione pervenuta invece nel dicembre 2015.
Vogliamo ricordare di come il Ponte Vespucci, invece, sia stato chiuso solo dopo il crollo del ponte Morandi di Genova.
Inoltre, dopo la scoperta della voragine, lo stesso Assessore del Comune di Firenze aveva ammesso di avere uno studio dell’Università che segnalava delle criticità.
Da questa sua affermazione – prosegue il consigliere Palagi –siamo partiti per approfondire, facendo un “accesso agli atti generalizzato” (che qualunque cittadino avrebbe potuto fare ai sensi di legge). E dopo averli letti, ormai a fine 2019, siamo rimasti quanto meno perplessi. E non possiamo allora che evidenziare una certa sconsiderata leggerezza da parte del governo locale. “Qualcosa sapevamo” ci dicono. Era più di qualcosa, molto di più…
Sono state due segnalazioni specifiche a cui il Comune non ha mai voluto formalmente rispondere.
Per poi parlare di una sfortunata e fortunata fuga di gas…
Da dicembre 2015 a novembre 2019 il tempo trascorso non è poco e quindi l’attenzione posta a quelle criticità è stata come minimo inadeguata: valutate voi.
Come si gestisce il rischio a Firenze? Crolla un ponte a Genova e si decide di chiuderne uno che da tempo presentava criticità documentate.
Si registra una fuga di gas e non si può più ignorare una voragine di cui da tempo si avevano degli elementi di prova scientifica.
Così si governa una città e si tutela il suo territorio? Lunedì chiederemo alla Giunta di dirci esattamente come si è comportata l’Amministrazione a seguito della doppia segnalazione, di dicembre 2015 e agosto 2016, fatta da esperti di primo piano.
E cosa intenda fare rispetto a tutto il resto del tratto dell’Arno. Senza accettare che venga rimpallata la responsabilità alla Regione.
Perché – conclude Dmitrij Palagi di Sinistra progetto Comune –una politica incapace di agire in modo adeguato si qualifica come inutile e non ci capisce cosa ci stia a fare chi governa, se tutte le volte alza le mani e dice che non ha competenza… nel senso di incompetenza al potere?”.