“Al fianco della mobilitazione di questa mattina, nata per denunciare una collaborazione poi smentita dall’ateneo, ma serve stralciare gli accordi con Tel Aviv”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Abbiamo nei giorni scorsi depositato un atto per permettere al Consiglio comunale di invitare l’Università degli Studi di Firenze di seguire l’esempio dell’ateneo pisano, vietando qualsiasi attività che possa essere collegata allo sviluppo di armi.
Il ripudio della guerra fa parte della Costituzione e sappiamo quanto la ricerca possa essere piegata a fini militari, con effetti devastanti per tutta l’umanità e il pianeta.
A questo aggiungiamo la necessità di stralciare gli accordi con la Tel Aviv University, prendendo atto di quanto emerso negli anni, rispetto al coinvolgimento di fatto anche Governo ed Esercito di Israele.
Questa mattina eravamo in piazza al fianco delle studentesse e degli studenti, delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno trovato il modo – nonostante fosse lunedì mattina – di contestare un evento a cui partecipa anche un graduato delle forze di difesa israeliane (IDF).
Anche il titolo dell’evento è fuorviante, perché sovrappone l’antisemitismo alla possibilità di denunciare la violazione del diritto internazionale e dei diritti internazionali da parte dell’esecutivo di uno Stato.
L’Università degli Studi di Firenze ha negato di aver autorizzato l’utilizzo del suo logo, ma è ormai inevitabile affrontare politicamente il tema dell’inopportunità della collaborazione tra il nostro ateneo e quello di Tel Aviv. Prendiamo l’impegno a portare il tema in Consiglio, ringraziando le tante realtà presenti anche oggi in piazza.