“Dopo oltre 30 atti e anni di contestazioni delle decisioni politico-culturali del Sindaco, pensiamo sia necessaria una maggiore assunzione di responsabilità di chi governa Palazzo Vecchio”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Era il 15 luglio 2019, quando abbiamo depositato le prime domande sul futuro del Maggio Musicale. Con l’addio di Cristiano Chiarot e l’arrivo dell’attuale Sovrintendente abbiamo iniziato a contestare le scelte del Sindaco sulla Fondazione del Maggio Musicale.
Abbiamo contribuito a rendere nota la vicenda dell’elicottero, ma ribadiamo come a noi interessino soprattutto gli aspetti su cui non ci saranno le indagini di cui viene data notizia oggi sulla stampa.
Chiederemo i verbali degli ultimi Consigli di Indirizzo, perché vogliamo comprendere fino in fondo le responsabilità di chi governa Palazzo Vecchio. Abbiamo oltre trenta atti in cui chiedevamo diverse decisioni sul tipo di produzioni, sui loro costi, sulle strategie di comunicazione e bigliettazione.
Fino a poche settimane fa c’era una linea di difesa ad oltranza. Addirittura il capogruppo del Partito Democratico aveva attaccato il precedente Sovrintendente (Chiarot).
Per noi non ci sono questioni personali aperte con Pereira. Ogni volta che è stato convocato dalla Commissione Controllo, spesso su nostra richiesta (grazie alla disponibilità del Presidente Montelatici), ha risposto in modo chiaro e trasparente. Lui è quel tipo di spese là. Le indagini diranno se erano legittime o meno. Il Sindaco doveva dirci se le riteneva opportune o meno. E se riteneva compatibili le politiche di questi anni con il “nostro” teatro. Per i primi anni ha sempre detto di sì, poi è arrivata la pandemia e un parziale silenzio. Ora “si corre ai ripari”?
Lunedì chiederemo se ci sono rischi di commissariamento e se comunque si prevede un incarico confermato a Pereira fino al 2024.