“Riteniamo inaccettabile aver portato una parte della cittadinanza a rinunciare al “loro” Maggio Musicale per ragioni economiche, in piena crisi pandemica. Interrogazione depositata in queste ore”
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Trasformare il Maggio Musicale in un luogo rivolto al turismo internazionale e al mercato del lusso: è questo l’obiettivo dell’attuale sovrintendenza della Fondazione?
Lo chiediamo da molti mesi ormai. Una lunga serie di question time, interrogazioni e domande d’attualità interrotte dalle fasi più acute della pandemia Covid-19, che però non deve aver portato nessuna riflessione a chi governa la città e il teatro.
La città è attraversata da una forte crisi sociale ed economica, non solo dall’emergenza sanitaria: mentre crescono le disuguaglianze ecco che sulle reti digitali si moltiplicano testimonianze e storie di persone che devono rinunciare alla possibilità di fruire degli spettacoli per ragioni economiche, dato l’aumento dei prezzi.
Avevamo proposto un ordine del giorno, poi approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, con cui chiedevamo di fare l’opposto: proseguire in politiche attente a chi vive nel Comune e nella Città Metropolitana di Firenze, con un’attenzione particolare a chi ha redditi bassi o medio-bassi.
Non ci stiamo a vedere trasformata una realtà pubblica, finanziata in modo significativo dalle istituzioni, in un luogo a cui si può accedere solo se si hanno grandi patrimoni.
Anche perché basare la strategia sul turismo internazionale sotto SARS-CoV-2 ci pare davvero un errore, a cui si aggiunge che aspirare a riempire il teatro con i voli internazionali è una provocazione in termini di inquinamento ed emergenza climatica.
Tutto si tiene in una visione classista e che continua a preoccuparci. Per questo abbiamo depositato in queste ore una nuova interrogazione”.