“Solo Sinistra Progetto Comune ha espresso un voto di contrarietà, convergenza tra maggioranza e destre”
“Il destino è ineluttabile. Non ci si può fare niente. Questo ci ha detto oggi la Giunta, con l’approvazione della maggioranza. Sono quei giorni in cui sarebbe da chiedere a chi ci governa cosa ci sta a fare la politica…
Il “Mandela” è un riferimento noto a tutta la città. Viene gestito – ricordano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – attraverso un’associazione di cui lo stesso Comune fa parte. Ora ci dicono che la cosa non è regolare. Viola le norme dello Stato. Già qui ci viene da dire: complimenti! La soluzione poi appare discutibile.
L’Amministrazione pubblica esce dall’Associazione e farà un bando, per il quale tutte e tutti dichiarano (non ufficialmente ovviamente) di confidare che possa essere vinto dalla stessa gestione che c’è stata fino a oggi, parte pubblica esclusa.
Una via di mezzo tra il libero mercato e la gestione pubblica che pecca di opacità, almeno in termini politici. Se si ritiene che il Mandela sia una risorsa importante per il nostro territorio, anche per la sua storia e la collocazione politica del nome, allora ci si deve assumere i rischi del caso e tenere lo spazio pubblico. Lo avevamo già scritto il 13 di marzo.
Serviva più coraggio.
Invece il Comune – concludono Palagi e Bundu – si sfila senza contropartita. “Regala” la storia del Mandela a un’associazione che diventa privata e apre una stagione in cui non potrà ovviamente favorire nessuna realtà, perché se si entra nel campo dei privati non ci sono elementi storici che tengano. Non a caso le destre hanno votato a favore della delibera…
Per dirla con Guccini, “s’ingarbuglia la matassa”.