“Dopo piazza Tasso è la volta di piazza d’Azeglio”
Francesco Torrigiani, Giorgio Ridolfi – Sinistra Progetto Comune Quartiere 1
Antonella Bundu, Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Il Calcio si dice sia nato a Firenze, ma la nostra amministrazione su questo tema a volte va in difficoltà. Già non sapremo dove giocherà la Fiorentina nell’immediato futuro, però sappiamo dove giocheranno bambini e bambine che frequentano Piazza d’Azeglio: sulla microplastica. Come già fa chi frequenta Piazza Tasso.
In piazza d’Azeglio verrà infatti (come da recenti annunci stampa) risistemato il campetto di gioco utilizzando erba sintetica. Una scelta su cui abbiamo dei dubbi, in termini di opportunità, e che ci appare. Per questa ragione abbiamo depositato un’interrogazione urgente.
Varie le perplessità: intanto, in spregio agli annunci dell’Assessore alla transizione ecologica sulla necessità di rendere permeabile e di deasfaltare aree di suolo cittadino già consumato e coperto, si procede a impermeabilizzare altre superfici senza una reale necessità.
La principale preoccupazione è di ordine ambientale: il materiale granulare da intaso che viene usato produce microplastiche in maniera rilevante, con effetti importanti sugli ecosistemi e sulla salute.
Per questa ragione, l’Unione Europea ha emesso una misura restrittiva nel settembre 2023, che va verso la limitazione e la proibizione dell’utilizzo dei materiali in cui siano intenzionalmente inserite microplastiche, e i campi in erba sintetica rappresentano la principale fonte “intenzionale” di microplastiche. Il Comune di Firenze sta tenendo conto di questa restrizione? È una delle domande che abbiamo fatto, anche per evidenziare la forte contraddizione rispetto agli obiettivi del Piano Firenze Plastic Free.
Inoltre ci sono perplessità sanitarie: se non adeguatamente sanificati, questi campi rappresentano un ottimo terreno di coltura per batteri e funghi anche patogeni, non a caso la FIGC obbliga le società sportive a una attenta e adeguata sanificazione almeno una volta ogni due mesi. Sarà così anche a Firenze? Altra domanda che attende risposta.
Quanti altri campi sportivi in erba di plastica realizzerà l’amministrazione comunale? Anche per questa domanda attendiamo risposta.
Presumiamo che la scelta dell’erba sintetica sia orientata a ridurre le spese di manutenzione rispetto a un campo di erba vera. Scelta forse pure comprensibile, conoscendo le conclamate e segnalate difficoltà dell’Amministrazione per una adeguata gestione del verde (quello vero). Ma davvero si risparmia? Vediamo che comunque la manutenzione è essenziale, e che ci sono costi ambientali legati all’emissione di microplastiche e al consumo di suolo che ricadono sulla comunità.