“La situazione che ci siamo trovati a fronteggiare quest’anno ha solo evidenziato problemi che erano già presenti nel tessuto sociale: nessuna categoria di lavoratori e lavoratrici è stata esentata dalle misure prese dal governo, ma è indubbio che determinati settori abbiano bisogno di dovute stabilizzazioni e che non possano più aspettare oltre. Chiediamo l’apertura di tavoli di lavoro appositi per le specifiche esigenze, espresse anche durante le manifestazioni che si sono tenute stamattina”
“Oggi i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo erano in piazza per rivendicare i diritti che questa categoria non ha mai visto riconosciuti: una legge strutturale per il settore – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi con Pietro Poggi, coordinatore di di Sinistra Italiana Firenze e la Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista – che estenda le tutele a tutti i lavoratori atipici e discontinui, un tavolo permanente tra parti sociali e ministeri, la riforma dei fondi FUS, la stabilizzazione dell’occupazione per i precari delle fondazioni lirico-sinfoniche, risorse certe fino alla ripartenza del settore.
Troviamo singolare l’intervento dell’Assessore alla Cultura di Firenze Tommaso Sacchi: non basta la solidarietà, servono azioni politiche di segno diverso. Non è ammissibile indire un bando per la programmazione della stagione estiva senza prevedere contributi economici da parte del Comune per la realizzazione degli eventi. Questa politica è grave perché non riconosce il valore del lavoro culturale e la dignità dei lavoratori (attori, tecnici, danzatori, musicisti) e contribuisce ad affermare una visione miope di un comparto che è indispensabile alla vita civile di un Paese.
Sacchi è esponente di uno dei maggiori partiti al governo, di quel partito che esprime il Ministro responsabile del comparto: ha quindi la possibilità di esercitare pressioni e chiedere soluzioni, ha il dovere di ripensare l’organizzazione culturale della città.
Chiediamo che l’assessore apra subito un tavolo per individuare le strategie per rilanciare una reale cultura diffusa, riconoscendo il ruolo di tutti i lavoratori, includendo anche le realtà medio piccole che contribuiscono a creare l’humus culturale del nostro Paese.
Altrettanto di effetto sono state le dichiarazioni del Sindaco dell’altra piazza in cui eravamo presenti: quella dei riders. Se è bene che Palazzo Vecchio denunci il comportamento delle multinazionali, sarebbe bene che si occupasse anche di chi lavora per il Comune di Firenze, specialmente per quanto riguarda gli appalti.
Consapevoli che servono risposte e che non basta la solidarietà, continueremo ad agire quotidianamente in questa direzione, ringraziando – concludono i consiglieri di Sinistra progetto Comune con Sinistra Italiana Firenze e Rifondazione Comunista – chi ha portato avanti le mobilitazioni di questa mattina”.