“Le risposte ricevute lunedì non corrispondono a quello che abbiamo appreso. Depositiamo una nuova interrogazione. Che chi governa la città scelga di risolvere per vie legali una questione che riteniamo politica ci preoccupa”
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Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Un’inchiesta su Rai3 che non è davvero andata giù a Sindaco e Giunta. Si tratta della vicenda di Report, che ha mandato in onda il pezzo intitolato Svenditalia, che tanto ha adirato il nostro governo locale. Tomaso Montanari ha ricevuto una richiesta di risarcimento danni per diffamazione, da parte dell’Amministrazione di Firenze. Lunedì abbiamo chiesto a che titolo fosse stata presa questa decisione. La risposta? Non dovevamo neppure chiedere, non sarebbe argomento da Consiglio comunale. Perché? Perché Sindaco e Giunta avrebbero agito a titolo individuale, in forma privata.
Avevamo garantito che avremmo approfondito, pur non mettendo in discussione le affermazioni ascoltate. Il nostro comportamento, misurato e interlocutorio, ha destato grande nervosismo. Ora abbiamo approfondito. Negli atti ricevuti da Montanari, Sindaco e Giunta si qualificano quali Sindaco e Giunta. Quindi agiscono in qualità di un ruolo pubblico che hanno e di cui è lecito che rispondano in Consiglio. Per questo abbiamo depositato una nuova interrogazione in queste ore.
Pensiamo sia una scelta davvero sbagliata quella di agire per vie legali al fine di risolvere un tema politico, quali sono dei giudizi espressi da una parte della cittadinanza. Si alimenta un brutto clima, lesivo della possibilità stessa di una discussione pubblica. Scegliere di rimuovere la dimensione degli incarichi istituzionali poteva essere una strada, comunque per noi sbagliata, ma così non è stato.
Come gruppo consiliare abbiamo un mandato specifico, che ci qualifica anche con funzioni di controllo. La risposta che abbiamo ricevuto lunedì purtroppo non ci torna. In qualità di Sindaco e Giunta è come hanno scelto di agire i nostri amministratori. In qualità di Sindaco e Giunta devono rispondere di questa decisione.
Sappiamo che questo comportamento non spaventerà chi pratica una coscienza critica sul nostro territorio e garantiamo il nostro impegno a tutela della libertà di espressione”.