“Ancora una volta una questione sociale si riduce a essere un problema di ordine pubblico, mancando di rispetto a una parte importante della cittadinanza”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Purtroppo domani mattina è convocato il Consiglio comunale, con tre delibere importanti. Altrimento avremmo certamente partecipato al presidio in piazza dei Ciompi, laddove fosse confermato il tentativo di accedere per uno sfratto che manca di rispetto a tutta la città.
Perché l’assenza di soluzioni, per un luogo di culto adeguato ai bisogni della popolazione, è una sconfitta politica che viene da lontano.
Ci sono stati negli anni continue strumentalizzazioni. Lo sappiamo bene, perché abbiamo sempre scelto di tenere toni misurati e spesso abbiamo evitato di rispondere a delle provocazioni.
Il diritto di professare una fede è sancito dalla Costituzione, che prevede interventi del pubblico quando ci sono degli ostacoli, che evidentemente esistono. Il mercato non si muove solo su principi di possibile profitto. Lo stigma sociale che accompagna la parola “moschea” crea pesanti pregiudizi. Inoltre una comunità religiosa si basa anche su legami che stanno fuori dalle logiche economiche, quelle che più interessano – legittimamente – ai privati.
Crediamo che tutte le parti politiche debbano chiedere alla proprietà e alle autorità di prendere alcuni mesi per trovare una soluzione, entro l’anno in corso, in modo che la campagna elettorale delle amministrative non sia portata avanti sulla pelle di chi sta di fatto subendo una discriminazione su base religiosa.