“Infelice la scelta di Confindustria Toscana di attaccare il già timido centrosinistra, parlando dell’importanza di investimenti internazionali dei privati quasi fossero l’unica opportunità per il territorio”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Curioso come Confindustria abbia scelto di criticare le parole della Giunta regionale toscana, difendendo il modello di sviluppo basato sugli investimenti delle multinazionali: il Partito Democratico è fin troppo timido nel riconoscere i problemi dell’attuale sistema di sviluppo, significativamente a favore delle multinazionali.
La redistribuzione delle ricchezze del recente passato ci parla di una sempre più forte polarizzazione tra “ricchi” e “poveri”, con l’erosione della classe media e una logica del profitto che raccoglie il vento delle finanziarizzazioni.
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: la GKN non è un caso isolato ma un drammatico esempio di come si muove un’economia dove il ruolo del pubblico è evaporato.
Non sentiamo discutere di protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori, di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, di un ruolo diretto dello stato e degli enti locali nella trasformazione dei nostri territorio, che pure avrebbero bisogno di cambiare in meglio, con grande attenzione all’ambiente e ai bisogni della cittadinanza.
Il problema è che il governo della Regione e del Comune è in mano a un centrosinistra che continua a illudersi di poter accontentare tutte le parti: persino schierarsi al fianco dell’assemblea di fabbrica di Campi Bisenzio li espone a critiche, tanto ci si aspetta che non prendano mai posizione, o meglio che rivendichi Invest in Tuscany, un modo per le nostre istituzioni di metterci in vetrina sul mercato dei privati.