“Anche stamani abbiamo registrato i commenti della cittadinanza lamentarsi di alcuni servizi su cui la Polizia Municipale non interviene. La Giunta fa un uso improprio del corpo e nega alla classe lavoratrice il necessario riconoscimento, anche in termini di diritti”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
Oggi le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Municipale sono in piazza e in assemblea. Non chiedono fucili a pompa o giubbotti antiproiettile, ma il giusto riconoscimento dei loro diritti, per i quali cerchiamo di impegnarci ogni giorno, rispetto alle larghe convergenze tra destre e centrosinistra.
Questa mattina ci è capitato di incrociare i commenti di alcune cittadine e cittadini. Lamentano i tempi lunghi di attesa, in caso di richiesta di supporto per incidenti stradali o casi simili. Il problema è politico e istituzionale.
Utilizzare il corpo per inseguire la retorica del decoro e utilizzarlo per pratiche di antidroga non corrisponde alla funzione di un corpo di polizia locale.
Questo è il problema storico di fondo, a cui si aggiunge un disconoscimento delle organizzazioni sindacali.
È grave che in Rete Civica si sia voluto accusare di polemiche infondate chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori. Chi governa deve mostrare un atteggiamento completamente diverso, di ascolto e di confronto, senza mai permettersi di tentare di “schiacciare” le voci critiche.
Per questo ribadiamo il nostro sostegno alle ragioni che muovono la mobilitazione di queste ore. SI faccia una seria indagine sulle condizioni di lavoro, mettendo da parte la retorica dell’eroismo.
Non vogliamo martiri per le strade, ci interessa la qualità di vita e di lavoro del personale dipendente del Comune di Firenze, quindi anche della Polizia Municipale.