“Abbiamo appreso con orrore dell’utilizzo di un drone militare per assassinare un dirigente militare e politico della Repubblica Islamica dell’Iran. Non cadremo in nessuna logica di semplificazione frontista. La scelta – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi – non è tra un paese e un altro in una controversia, la scelta è tra il rispetto della nostra Costituzione, che ripudia la guerra come strumento risolutivo, e la barbarie. Tra il diritto internazionale, sempre più debole e ignorato, e le cosiddette nuove operazioni militari, mascherate con ‘bombardamenti intelligenti’ ed ‘esportazioni della libertà’. Abbiamo depositato questa mattina una risoluzione perché il Consiglio comunale di Firenze ricordi il nostro ruolo di città di pace, impegnata a favorire processi di pace e progresso anche sull’altro lato del Mediterraneo.
La Repubblica italiana ha molteplici interessi a bloccare un’insopportabile lacerazione di quelle aree, dove si proiettano interessi internazionali di paesi che violano gli stessi accordi che avrebbero sottoscritto, anche con l’Italia. E quindi, per quanto ci riguarda, sarebbe anche il momento di mettere in discussione la presenza delle basi statunitensi all’interno della nostra penisola. Una richiesta storica della sinistra italiana che affonda le radici nel movimento partigiano, ma che troppo spesso è dimenticata.
Al momento però ci siamo limitati a chiedere di bloccare le operazioni militari statunitensi che muovono dal suolo italiano e a porre particolare attenzione per quanto avviene in Libia.
Il Presidente degli Stati Uniti pare pensare di avere il diritto di informare il Congresso con un tweet, ci immaginiamo quante garanzie si senta in dovere di dare all’Italia – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Bundu e Palagi – su come saranno utilizzate le basi a stelle e strisce rispetto alle nuove tensioni con l’Iran”.