“In pratica sono i divieti già in essere e non c’è una vera strategia complessiva”
Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune
Oggi sul quotidiano Domani viene riportato uno studio per cui si parla di 2,3 milioni di morti a causa dell’aumento delle temperature in 854 città europee entro il 2099.
Le città mediterranee e italiane sono tra le più esposte.
Concordiamo quindi che sia necessario contrastare le conseguenze dei cambiamenti climatici e tutelare la salute delle persone. Quindi sarebbe il caso di abbandonare l’idea di un nuovo aeroporto a Peretola con cui aumentare i voli sulle nostre teste. E smettere di pensare di spendere soldi pubblici per scale mobili e tunnel sotto l’Arno.
Lo scudo verde, ci è stato spiegato, non è uno scudo, semmai uno scolapasta. Non crea barriere intorno a Firenze, ma si limita ad avere 77 telecamere che registrano le targhe e sanzionano sulla base dei divieti già in essere. Quindi i veicoli Euro 5 ed Euro 6 non vengono coinvolti.
A noi sembra discutibile che si possa parlare di strategia. Si sta spendendo molto per realizzare le tramvie, ma sulle linee di trasporto pubblico su gomma e sui collegamenti ferroviari il disastro quotidiano è noto.
Va garantito il diritto alla mobilità e soprattutto va portata avanti una comunicazione corretta.
Abbiamo ricordato in aula alcune dichiarazioni della Giunta, riportate in Rete Civica, che si contraddicono tra il 2020 e il 2025.
E abbiamo sottolineato come le decisioni di carattere provinciale devono coinvolgere tutti i Consigli comunali interessati, senza distinguere tra capoluogo e altri enti.
Si è fatta una gran confusione sulle politiche per la sosta, con le vetrofanie. Lo si sta facendo anche sullo scudo verde, quindi pensiamo sia stato utile che oggi nel Salone dei Duecento si sia chiarito che non ci sono novità. Anche se non è una bella notizia per tutelare la salute delle persone rispetto all’inquinamento (su cui il traffico veicolare incide solo in parte, tante altre cause andrebbero affrontate).