Bundu, Palagi, Torrigiani e Grassi: “I problemi del bilancio vengono da lontano e attraversano una città dove tante persone sono in difficoltà. Ecco le nostre proposte per trovare soldi necessari ad aiutare i pagamenti delle bollette e la sopravvivenza di chi è rimasto tagliato fuori dagli aiuti”
“Non andrà tutto bene, ma soprattutto, non sta andando tutto bene” dichiarano la consigliera Antonella Bundu e il consigliere Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune. “Tante persone non riescono ad accedere agli strumenti di sostegno materiale pensati dalle istituzioni. Le responsabilità – aggiungono Bundu e Palagi – non sono unicamente della Giunta e capiamo le difficoltà, ma occorre un impegno condiviso per trovare soluzioni coraggiose. Dirsi che stiamo facendo il massimo per non affrontare i problemi sarebbe l’errore più grande”.
“Firenze Città Aperta è dall’inizio della pandemia impegnata a sostenere le numerose risposte solidali che sono nate nei nostri quartieri” aggiunge Francesco Torrigiani, co-portavoce di FCA e consigliere del quartiere 1. “Abbiamo misurato direttamente le difficoltà di tantissime persone e qualsiasi realtà può testimoniare storie di chi è rimasto fuori dagli aiuti. Manca inoltre completamente una forma di sostegno al pagamento delle utenze. Se è vero che per questa fase non sono previsti stacchi e morosità, ci sono tante situazioni debitorie precedenti – continua Francesco Torrigiani – che non sono state sospese e, soprattutto, tutti i pagamenti sono solo rinviati, come le difficoltà a sostenere le spese”.
“I problemi del bilancio del Comune di Firenze vengono da lontano” conclude Tommaso Grassi di Firenze Città Aperta e già capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra in Palazzo Vecchio. “Questo – prosegue Tommaso Grassi – non è il momento di evidenziare tante difficoltà che oggi si sarebbero potute evitare, specialmente nel rapporto che avevano le nostre casse con i flussi turistici incontrollati. È il momento di trovare soluzioni. Noi le stiamo offrendo, con i numeri che alleghiamo. Risorse necessarie per dare sollievo alla drammatica situazione di tante famiglie e persone. Abbiamo anche avanzato una proposta precisa di quali possano essere le voci da cui recuperarle. Molto ancora può essere fatto e deve essere fatto”.
“Il Comune di Firenze deve intervenire con risorse proprie: nelle difficoltà – concludono Grassi, Torrigiani, Bundu e Palagi – il primo impegno di tutta la Città deve essere quella di partire da chi è più in difficoltà”.
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