“Le parole di questi giorni sono chiare. Le modifiche suggerite dal Presidente della Regione Toscana non sono rilevanti, confermano in tutto gli stessi progetti che in questi decenni sono falliti e su cui il Consiglio di Stato ha detto chiaramente di NO”
Dmitrij Palagi, Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune (Firenze)
Ciccio Auletta – Diritti in comune (Pisa)
Enac è stata molto chiara. Le modifiche suggerite dal Presidente della Regione Toscana non cambiano nella sostanza nulla rispetto alle vecchie strategie per la realizzazione della nuova pista di Peretola. I 200 metri in meno, con le nuove tecnologie, non variano le previsioni di traffico, mentre l’inclinazione di 4-5 gradi è davvero poca cosa.
A luglio arriverà il parere su un progetto che ci pare possa servire solo ad alimentare la novella della nuova pista, a favore degli interessi privati di Corporacion America, arricchendo la vicenda con il capitolo del presunto “patto della Bistecca”.
Sulla stampa un “big toscano” del Partito Democratico avrebbe liquidato le posizioni del Sindaco di Sesto Fiorentino dicendo che la sua posizione è un modo per “tenere a bada i suoi”. Il rispetto della maggioranza per le posizioni diverse è sempre eccezionale, lo dimostrano ogni giorno, mancando di rispetto alle istituzioni e alla politica.
Per quanto ci riguarda ricordiamo le ragioni della nostra contrarietà a questa visione, devastante dal punto di vista ambientale e figlia di una logica tutta interna al sistema speculativo delle grandi opere.
1) È un progetto vecchio di decenni, che non tiene conto della necessità di ripensare il tema del traffico aereo alla luce dell’emergenza climatica.
2) La cittadinanza attualmente sorvolata non riceve risposte rispetto alle denunce e alle richieste di chiarimenti, neanche quando le loro domande vengono recuperate dai nostri gruppi consiliari nei consigli comunali. I loro diritti devono essere tutelati ora, non si può chiedere loro di sopportare i disagi con la promessa che chissà fra quanti anni le cose miglioreranno.
3) La piana fiorentina non è una discarica. Ha bisogno del Parco della Piana e dello sviluppo del Polo Scientifico. Entrambi i progetti sarebbero compromessi da un nuovo aeroporto a Firenze.
4) Il personale dipendente di Toscana Aeroporti, specialmente quello che opera in appalto, ha bisogno di un ritorno del pubblico, perché finalmente si possa avere una pianificazione in cui la politica garantisca stabilità occupazionale e livelli salariali, a Pisa e a Firenze.
5) Concentrare tempo e risorse su un dibattito che pare infinito, davvero vecchio di decenni, mentre sulle infrastrutture ferroviarie si resta sostanzialmente indietro, è una provocazione al buon senso.
Tanto al Pd quando al centro-destra, uniti nel Governo Draghi e nel sostenere questo intervento da centinaia di milioni di euro, ribadiamo la nostra opposizione. Porteremo la questione dei contenuti del masterplan di Toscana Aeroporti nei consigli comunali di Pisa e Firenze, e ancora una volta saremo al fianco dei comitati e dei movimenti che si battono contro questa grande opera e per un cambiamento radicale del modello di sviluppo.
Foto: perunaltracitta.org