280 milioni per il nuovo aeroporto di Peretola sarebbero stati stanziati dal Governo…
Nell’interesse di chi, con quale idea di futuro?
Ricordiamo come il progetto presentato sia stato bocciato perché era stata sbagliata la valutazione di impatto ambientale (non si era persa una marca da bollo per via di un colpo di vento, provocando la cattiva burocrazia italiana). Quindi si deve ripartire da zero, con tempi lunghi e incerti.
Il ricatto occupazionale non deve essere accettato, ci avete finalmente dato ragione. Si tutela la salute e si guarda al futuro. Questo ci è stato detto all’inizio dell’emergenza Covid-19.
Quindi ora dovete spiegarci a cosa serve un nuovo aeroporto, quando:
– è evidente che lì dove è stato pensato non può starci,
– va a confliggere con il progetto del parco della piana e con lo sviluppo del polo scientifico della zona (poi lamentiamoci che non si investe in ambiente e ricerca),
– occorre volare meno, perché il mondo che avevamo trasformato correva troppo velocemente e inquinava troppo.
Inoltre non ci sono soldi, si dice. Non ci sono risorse. L’unico modo per investire è rilanciare un modello di sviluppo insostenibile, che consuma la città e l’aria, invocando il ritorno dell’overtourism?
C’è poi un altro simpatico ricatto: la guerra tra sorvolati. Facciamo volare più aerei su altre teste, perché ora c’è una parte della città, a cui abitualmente non si presta ascolto, che così sarà “liberata” dal rumore.
Niente doveva essere come prima. Questi 280 milioni parlerebbero di altro.
Complimenti a questo governo nazionale, nel caso fosse tutto confermato. Perché sul livello locale non avevamo dubbi dell’incapacità del Sindaco di mettersi in discussione (anzi si invocano i pieni poteri…), ma magari a Roma qualche forza di maggioranza dovrebbe avere posizioni diverse…