“In Commissione Controllo, questa mattina, ALIA ci ha confermato numerose perplessità: la non realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini ha avuto un costo di oltre 3 milioni, principalmente per liquidare Hera da Q.tHermo. Per questo si vuole una multiutility in Toscana?”
Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – Sinistra Progetto Comune
“Dopo due anni di nostre interrogazioni e question time inizia a chiarirsi il tema di quanto costerà alla cittadinanza l’errore di aver deciso e progettato un inceneritore fortemente contrastato dalla cittadinanza e dai comitati, che per fortuna hanno vinto la lotta comune per la salute delle persone e del territorio.
Ieri l’Assessora ci ha spiegato che le tariffe della TARI aumenteranno per l’assenza di impianti, citando anche quello di Case Passerini, mentre stamani ALIA ci ha fatto presente di aver speso oltre 3 milioni di euro per la progettazione di una struttura mai realizzata e – soprattutto – per liquidare Hera da Q.tHermo, che aveva come socio di maggioranza Quadrifoglio e oggi è al 100% della “nostra” partecipata dei servizi ambientali.
È per questo che la Giunta vuole una multiutility? Per spendere milioni sul territorio per decisioni errate e per fortuna non realizzate?
Ci preoccupa inoltre la confusione che è venuta fuori sugli sfalci, il “diserbo”, nel nostro Comune: capiamo non sia il problema più grande nella gestione dei rifiuti, però non è colpa nostra se a fine 2019 Palazzo Vecchio ha comunicato alla cittadinanza e al Consiglio di aumentare la TARI del 6% per aumentare i tagli dell’erba.
La pandemia Covid-19 non può giustificare i problemi a cui stiamo andando incontro e non è possibile sentirci dire che le cose sono troppo complesse per essere comprese. Perché sono decisioni che spettano alla politica e alle istituzioni, nel rispetto delle norme ma pur sempre con consapevolezza”.