Il candidato sindaco lancia anche un “patto cittadino” in quattro punti: carta dei diritti della residenza, revisione completa del sistema Tari, intervento su affitti brevi e superamento della confusione sugli studentati
Dmitrij Palagi, Candidato sindaco Sinistra Progetto Comune (Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista) e Firenze Ambientalista e Solidale
Un G7 a novembre “di verità” sul problema dell’overtourism oltre a “ridiscutere l’imposta di soggiorno, smettendo gli investimenti per il brand di Firenze, sempre più simile a un souvenir di plastica venduto a basso costo”. Sono le due proposte del candidato sindaco di SPC Dmitrij Palagi, nell’incontro tra i candidati sindaco svoltosi questa mattina con i responsabili di Federalberghi, che poi aggiunge un “patto cittadino” in quattro punti fondamentali per la formazione politica che assomma anche unisce anche Possibile, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Firenze Ambientalista e Solidale: istituire una carta dei diritti della residenza, per superare lo scontro tra persone e superare il senso di abbandono diffuso tra la cittadinanza; ridiscutere completamente il sistema della TARI, dalla ripartizione delle tariffe alla chiarezza sul rapporto costi-servizi; intervenire sugli affitti brevi, riconoscendoli come attività economica, allargando quanto previsto per l’area UNESCO a tutta la Città (confrontandosi con i comuni dell’area metropolitana) e coordinandosi con la Regione Toscana per una legge che individui una categoria specifica per questa attività, e la obblighi a cambiare destinazione d’uso; superare la confusione sugli studentati. Il diritto allo studio, secondo Palagi, deve essere garantito dal pubblico, recuperando gli immobili inutilizzati.
“Anche in questo caso – prosegue – va distinta l’attività privata economica, da trattare come tale, dal servizio da garantire. Il meccanismo delle percentuali e delle quote, legato alla possibilità di svolgere attività turistico-ricettiva, crea solo confusione”. E poi ancora l’invito a organizzare a novembre un G7 di verità sul turismo. “E’ quello che proponiamo a Federalberghi – dice ancora – a cui chiediamo un aiuto. I costi dell’uso della città vanno resi trasparenti, i dati occorre siano accessibili e chiari. Oggi vengono forniti in modo aggregata e parziale, quando arrivano. I servizi pubblici essenziali devono essere pensati per i residenti e non solo per i turisti. Progetto Firenze ha stimato 10,7 milioni di presenze “sfuggite alle statistiche ufficiali” già nel 2018. Esiste un problema di overtourism. Per discuterne vogliamo partire da una premessa che permetta di governare l’economia trovando una sintesi tra esigenze diverse: la conoscenza dei fenomeni reali quotidiani. Non pare aver senso poi parlare di destagionalizzazione, visto che solo due settimane a febbraio risultano registrare un calo significativo di presenze sulla media mensile. Da alcuni dati poi l’80% degli affitti brevi si registra in condomini, spesso scaricando ulteriori costi sulla residenza. Un G7 di verità è necessario e va costruito con Federalberghi”.